Piccolo blu e piccolo giallo
“Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni è l’albo illustrato che dal 1959 continua a essere un capolavoro indiscusso della letteratura per l’infanzia. Un albo che non dimostra i suoi 60 anni, anzi ancora incanta oggi con la straordinarietà ma, al tempo stesso, con la semplicità della sua storia.
Due bolli, due macchie di colore, ecco chi sono piccolo blu e piccolo giallo e già dalla seconda pagina il lettore comprende che essi rappresentano due bambini; le illustrazioni, accompagnate da brevissime frasi per ogni doppia pagina, narrano la quotidianità di qualsiasi bambino, la vita in famiglia, la scuola, il gioco, l’amicizia. La scelta iconografica, giungere alla totale astrazione scegliendo bolli di colore rende ancora più vivido e forte l’antropomorfismo interiore dei suoi protagonisti, Piccolo blu e piccolo giallo provano amore, gioia e dolore…e riescono a intenerire, emozionare e a far crescere il lettore attraverso il racconto della loro esperienza di vita. L’uso delle macchie di colore riesce a esprimere una idea universale di bambino, senza sembianze che potrebbero determinare ostacoli alla immedesimazione da parte del lettore; Piccolo blu e piccolo giallo, con i loro genitori, la loro casa, gli amici riproducono ambienti ed esperienze conosciute in cui ogni bimbo può ritrovarsi e identificarsi. L’universo interiore è squisitamente e nitidamente umano…l’amicizia e la scelta di un amico speciale, la piccola trasgressione al divieto di uscire pur di andare a giocare, il pianto di dolore per non essere stati riconosciuti dai genitori, il momento in cui si “ricompongono”, con dignità e coraggio, e infine l’emozionante insegnamento che inconsapevolmente danno i bambini ai loro genitori, ossia che nel condividere il tempo con gli altri, si dona qualcosa di se stessi e si riceve qualcosa, fondendosi come in una tavolozza i colori.
Si apprende in maniera delicata il valore della differenza; gli adulti imparano dai bambini e i bambini imparano attraverso l’esperienza. Gli adulti incoraggiano la scoperta e a loro volta sono pronti a riflettere sui propri comportamenti e a comprendere i propri figli.
Quando leggere questo libro? E’ un albo che viene consigliato sin dal nido, dovrebbe esserci una copia in ogni asilo nido, per educare e allenare lo sguardo sin dalla primissima infanzia.
La libreria di Gabriele
