In punta di piedi

Ora di dormire, luci spente e silenzio in casa ma Clara e Bernardo hanno fame e….”in punta di piedi, il cuore che batte Bernardo e Clara si tuffano nella notte”. Così inizia l’avventurosa notte di questi due bimbi nella casa dei loro nonni. Già dalla copertina, spunta un particolare che fa presagire che questa casa è abitata anche da ospiti alquanto inusuali.

La prima cosa che cattura questo albo è il nostro sguardo, grazie alle sue magnifiche illustrazioni che sembrano le scene di un film animato; giochi di luce e di ombre, di elementi visibili e invisibili, stanze piene di mobili e di nascondigli, popolate da animali improbabili e la destrezza dei bimbi di mimetizzarsi come piccoli camaleonti pur di non farsi scoprire dai nonni. Clara e Bernardo attraversano con coraggio i corridoi e le stanze scure, incontrando un pappagallo dal petto arancione, un gigantesco elefante, una enorme tigre, un lunghissimo serpente…animali che i loro nonni tengono in casa con assoluta e serafica nonchalance. La prospettiva cambia: a volte sembra di essere lì dietro di loro, senza sapere cosa sta per accadere, in altre illustrazioni li osserviamo in azione, speranzosi che non vengano scoperti nonostante piccoli e rumorosi incidenti (sembra di sentirli quasi quei rumori nel silenzio profondo della notte) sottolineati da lunghissimi Shhhhhhhhhhhh.

La storia, che oscilla tra la realtà e la fantasia, racconta una notte che potrebbe essere come tante e invece diventa una esperienza imprevedibile e eccitante; affrontare il corridoio nero, non svegliare gli adulti, fare qualcosa di nascosto: ci sono tutti gli ingredienti di un albo che potrà diventare un classico libro della buonanotte, da leggere sotto le coperte.

La libreria di Gabriele.

“In punta di piedi”, di Christine Schneider ed Hervè Pinel, ed. Orecchio Acerbo.