Il Gruffalò

Il Gruffalò fa parte della categoria dei classici della letteratura per l’infanzia, per cui scrivere una recensione diventa particolarmente difficile, perché è un albo talmente amato, conosciuto, citato, letto, tradotto, adorato da generazioni di bambini che aggiungere qualcosa di nuovo è quasi impossibile. Nella nostra libreria questo albo è stato portato dalla Befana e già il mio treenne se ne è innamorato e lo ha richiesto molte volte.

Come nasce il fantastico Gruffalò? Iniziamo dal principio: il Gruffalò è frutto della collaborazione artistica tra Julia Donaldson, autrice della storia, e Axel Scheffler l’illustratore che ha disegnato il Gruffalò che conosciamo; della traduzione italiana se ne è occupata Laura Pelaschiar, edito da Emme edizioni. Il 23 marzo del 1999 esce la prima avventura del Gruffalò in libreria e comincia così la fortuna di uno dei personaggi più amato dai bambini.

Ma chi è il Gruffalò? Il Gruffalò è un mostro inventato da uno scaltro topino per dissuadere alcuni predatori del bosco dal divorarlo e invece, colpo di scena, si scopre che il mostro esiste davvero, ma il topino saprà anche questa volta rovesciare la storia a proprio favore e pure il Gruffalò, che voleva mangiarlo, lo lascerà in pace. Il racconto si sussegue attraverso rime che la traduttrice è riuscita a mantenere ritmate anche nella traduzione italiana. Nella nostra libreria si é aggiunto da poco, ho deciso di regalarlo a mio figlio ora che ha tre anni, soprattutto perché la storia ha delle sfumature ironiche che non sono facilmente comprensibili da bimbi più piccoli; invece le colorate e accattivanti illustrazioni, lo stesso Gruffalò con la sua presenza scenica, possono attirare la curiosità dei bimbi anche prima dei tre anni.

Perché leggere il Gruffalò ai nostri bimbi? Per stimolarli a sviluppare l’arguzia, la fantasia e l'inventiva, come il piccolo topolino che riesce ad evitare di essere mangiato, impaurendo animali feroci e persino il mostruoso Gruffalò. Lo scaltro topolino muta, attraverso la storia, da preda a cacciatore, lasciando nei suoi avversari ricordi terribili che li terranno sempre lontani da lui (come nel Gruffalò e la sua piccolina). Non è necessario essere grande e grosso per riuscire a sopravvivere in un bosco frondoso: i nostri bimbi impareranno a credere di più in loro stessi, se riesce il topino perché non anche loro?

Se vi appassiona la storia del Gruffalò, potete dare uno sguardo al suo sito ufficiale (via avevo detto che è famoso…): www.gruffalo.com